Le 7 regole fondamentali per migliorare l’interazione dei visitatori al tuo sito web

Tempo di lettura: 4 minuti

Come possiamo stimolare ed agevolare l’interazione dei visitatori nel nostro sito web?

In questo articolo parleremo dei principi che regolano la progettazione dell’esperienza utente, soffermandomi sulle regole che ci aiutano a migliorare l’interazione dei nostri visitatori.

Molto spesso dico che un sito web è uno strumento che deve rispondere ai nostri obiettivi di business perciò, oltre a garantire la nostra presenza online, deve fare in modo che i visitatori compiano azioni rilevanti dal punto di vista commerciale.

Ecco perché è molto importante che un sito non sia solo esteticamente bello, ma deve esserlo anche funzionale!

Tutte queste “regole” rendono bene l’idea di quanto studio, analisi e di quanta pianificazione debbano esserci alla base della realizzazione di un sito web funzionale.

Non si può quindi mettere in piedi un sito web in poco tempo, pensando che sia sufficiente scegliere dei bei colori, delle immagini accattivanti e inserire su due testi poco funzionali.

Vediamo ora, divisi in 7 punti, le importanti regole di User Experience da seguire per stimolare e agevolare l’interazione dei visitatori nel nostro sito web.

1. Legge di Fitt

Il tempo di acquisizione di un bersaglio è una funzione della distanza e della dimensione del bersaglio stesso.

La legge di Fitts è una relazione matematica che descrive il tempo richiesto per muovere il cursore o il dito da una posizione iniziale a una posizione di destinazione, in relazione alla distanza e alla dimensione della destinazione. La legge afferma che il tempo richiesto per muoversi verso un obiettivo dipende dalla distanza dell’obiettivo dalla posizione iniziale e dalla sua dimensione. In generale, maggiore è la distanza e/o minore è la dimensione dell’obiettivo, maggiore sarà il tempo richiesto per raggiungerlo.

2. Legge di Hick

Il tempo necessario per prendere una decisione aumenta con il numero e la complessità delle scelte.

La legge di Hick, o legge del tempo di reazione, afferma che il tempo di reazione necessario per fare una scelta tra un insieme di opzioni aumenta in modo logaritmico con il numero di opzioni possibili. In altre parole, più opzioni ci sono tra cui scegliere, più tempo ci vorrà per prendere una decisione. Questa legge è stata formulata dallo psicologo britannico William Edmund Hick negli anni ’50 del XX secolo.

In sintesi, se sovraccarichiamo i visitatori di stimoli mettendoli di fronte a troppe scelte, questi dovranno prendersi del tempo per interpretare e decidere richiedendo loro uno sforzo che non desiderano.

3. Legge di Jakob

Gli utenti trascorrono la maggior parte del loro tempo su altri siti e si aspettano che il nostro sito funzioni allo stesso modo di tutti gli altri che già conoscono.

La Legge di Jakob, anche conosciuta come Legge di Jakob-Bernoulli, afferma che in un fluido ideale, la pressione diminuisce all’aumentare della velocità del fluido. In altre parole, se la velocità del fluido aumenta in una sezione di un tubo, la pressione del fluido in quella sezione diminuirà. Questa legge è importante in molte applicazioni, come ad esempio nella progettazione di aeromobili, turbine eoliche e pompe idrauliche.

Ma nel web cosa c’entra? Praticamente la Legge di Jakob ci suggerisce di non stravolgere modelli di interazione ampiamente consolidati come, ad esempio, il fatto di trovare la barra di ricerca, il menu, o l’icona del carrello nella parte superiore del sito.

4. Ricordare? No Riconoscere

Far fare il minimo sforzo ai visitatori è quello di permettergli di riconoscere anziché ricordare.

Si tratta di un altro principio sviluppato da Nielsen Jakob secondo cui gli utenti non dovrebbero essere messi nella condizione di dover ricordare le informazioni da una parte all’altra del sito, perciò le informazioni necessarie per navigare al meglio dovrebbero essere visibili o comunque facilmente recuperabili.

Ciò significa innanzi tutto definire dei percorsi semplici e lineari, ma anche implementare soluzioni come, ad esempio, una cronologia delle pagine o dei prodotti già visti, tabelle riassuntive di confronto di prodotti e servizi simili, campi precompilati nei form o ancora icone ed etichette chiare e logiche per i menu e le categorie.

5. L’effetto della “posizione seriale”

Gli utenti sono propensi a ricordare meglio il primo e l’ultimo elemento di una serie.

L’Effetto della posizione seriale è il fenomeno in cui la capacità di ricordare gli elementi di una lista dipende dalla loro posizione relativa nella sequenza. In genere, gli elementi presenti all’inizio e alla fine della lista vengono ricordati meglio di quelli al centro. Questo effetto è stato dimostrato in numerosi studi sperimentali sulle capacità di memoria a breve termine e a lungo termine.

Questo ci suggerisce di posizionare le azioni chiave alle estremità di una serie di elementi di navigazione, collocando al centro le opzioni meno importanti.

6. La Peak-End Rule

Le persone giudicano la loro esperienza non traendo le somme ma basandosi sul momento in cui hanno provato un picco emotivo positivo o negativo che sia.

La Peak-End Rule (Regola del Picco e della Fine) è un principio psicologico che sostiene che le persone tendono a giudicare un’esperienza basandosi sul picco emotivo durante l’esperienza stessa e sulla sua conclusione, piuttosto che sulla durata complessiva dell’esperienza. In altre parole, ci ricordiamo di un’esperienza principalmente in base al momento più alto (il “picco”) e alla sua conclusione (la “fine”). Questo principio è stato dimostrato in vari contesti, come ad esempio nella valutazione di esperienze dolorose o mediche, ma anche in contesti più quotidiani come ad esempio la valutazione di film o vacanze.

È quindi importante individuare quali sono i momenti che costituiscono l’apice dell’esperienza sul nostro sito web e curarli al meglio: potrebbe trattarsi dell’aggiunta di un prodotto al carrello, oppure della compilazione di un form, o ancora della visione di una galleria di immagini o della lettura del passaggio più saliente di un articolo del blog.

Allo stesso modo anche il checkout, il messaggio di conferma dopo la registrazione o la chiusura di un articolo, in quanto momenti finali dell’esperienza, dovrebbero essere ben pensati e curati.

7. L’effetto Zeigarnik

Le persone tendono a ricordare di più le azioni incomplete o interrotte rispetto a quelle complete.

L’effetto Zeigarnik è un fenomeno psicologico per cui le persone tendono a ricordare meglio le attività incomplete o interrotte rispetto a quelle completate. Il nome deriva dalla psicologa russa Bluma Zeigarnik, che lo ha studiato negli anni ’20 del XX secolo. Questo effetto può portare a una maggiore motivazione per completare le attività in sospeso e può essere sfruttato per migliorare la produttività.

L’effetto Zeigarnik può essere ben applicato nel blog aziendale e negli e-commerce lasciando qualcosa di non detto e incompleto e suggerendo gli elementi che andranno a completare il compito.

In altre parole, se scriviamo un articolo del blog possiamo accennare ad un argomento correlato e invitare il lettore ad approfondire l’argomento in un ulteriore articolo, oppure, se l’utente ha effettuato un acquisto possiamo proporgli i prodotti che andranno a completare o ampliare le funzioni di quello già acquistato.

E’ importante non improvvisare

Le regole che ho fin qui spiegato in questo nell’articolo, rendono bene l’idea di quanto studio e di quanta pianificazione debbano esserci alla base della realizzazione di un sito web funzionale. Perciò bando all’improvvisazione e alla fretta!